Il Sacco Di Roma – anno 410 d.c.
Questa storia è stata tramandata fino a noi da Settimio Lepido, storico e arguto osservatore di tragedie così grandi.
Il sacco di Roma ebbe inizio dopo tre anni di durissimo assedio ( 408-409-410 ) da parte dei Visigoti e fu un disastro che lasciò Roma distrutta e lacerata nella sua morale. I Visigoti erano popoli del Nord Europa, scandinavi, che con le loro migrazioni contribuirono alla caduta dell’impero romano.
All’inizio furono anche accolti dall’impero romano verso il 405-, più avanti chiesero all’Impero una regione dove stabilirsi e una sovvenzione per costruire una comunità autosufficente.
Non ottennero niente di tutto questo e allora il 24 Agosto del 410 d.c. aperta la Porta Salaria con un tradimento entrarono in Roma e la saccheggiarono per tre giorni.
La notizia ebbe una risonanza vastissima, la capitale dell’impero che aveva dominato il mondo era ridotta in cenere da popoli barbari.
……ho uno strano presentimento !!
A Roma non c’era più governo, non c’erano più istituzioni, non c’era più denaro, era un fantasma della gloriosa –caput mundi. Scrive Settimio Lepido alcune osservazioni morali :
Roma aveva ceduto al paganesimo ? L’opulenza che aveva trasformato Roma in una metropoli unica al mondo aveva annullato le coscienze del popolo?
Immaginava ,forse, Settimio Lepido, che Roma, diventata capitale degli Italiani, avrebbe subito ciclicamente la stessa sorte anche nei secoli a venire ?
Qualcuno degli storici del nostro secolo, forse per una buona umiltà, racconta che la statua di Settimio Lepido eretta nei secoli davanti a Montecitorio, è stata poi sostituita con la statua del poeta Trilussa che si trovava a Trastevere.