……LATITUDINI DIVERSE……
Lui proveniva dalla Lombardia, terra moderna ,progressista, emancipata , molti di noi che erano andati a lavorare a Milano , ritornando a casa nei mesi estivi già parlavano un misto di lombardo/marchigiano……una vera novità per l’Europa.
Lei era una modesta sartina che lavorava in un negozio di sartoria della mia città, un lavoro deprimente, ma alla fine del mese i pochi euro che percepiva aiutavano lei e la sua famiglia a vivere con dignità.
Era biondina di capelli, una dritta scriminatura in mezzo al capo era la prima cosa che vedevi quando entravi nel laboratorio di sartoria; lei sedeva su di un piccolo sgabello.
Niente fidanzato, niente sortite post/serali, niente master da- Dolce e Gabbana.
Niente di niente. Vita passata nel silenzio culturale
In famiglia le ripetevano continuamente ……non dare mai confidenza a nessuno….. …….fatti i C…………tuoi, mi raccomando.
GIORNO DELL’INCONTRO
Lui entra nella sartoria, vede lei con la testa bassa, la schiena un po’ ricurva, le gambe quasi arrotolate……stava rinacciando una gonna.
Lui saluta e dice:
buongiorno……SIGNORINA , MI ATTACCA UN BOTTONE …???
La sartina alzò il capo lentamente, gli occhi come l’arcobaleno, il sorriso quasi perfido, le spalle raddrizzate, e le mani ferme sulle ginocchia del tipo…….adesso ti faccio vedere io, …TI FACCIO !!!!!!!.
Il cliente di Milano, con il bottone ricucito all’impermeabile , uscì dalla sartoria ,un po’ altalenante , DOPO circa………..DUE ORE………..
Si stava facendo notte e tutte le farmacie stavano chiudendo.
PER FAVORE, UN’ASPIRINA ????????????????