Stavo stavo ricordando le esibizioni di Pavarotti,da solo, e insieme a Placido Domingo e Josè Carreras e mi veniva da fare alcune riflessioni.
Come poteva creare, la lirica, un coinvolgimento così ampio di tante persone ?
Oltre il pubblico anche i tenici dell’illuminazione, gli operatori cinematogafici, gli scenografi, i tenici del suono, il servizio di sicurezza, gli addetti all’amministrazione degli eventi , i musicisti, i magnifici cantanti e tanti altri.
Perché questo ?
In fondo era soltanto un arte, la lirica, il bel canto, qualcosa che da piacere ascoltare su di un comodo divano.
Ma pensate voi a quanti posti di lavoro può creare, a quanto può essere utile per risvegliare l’amore per le doti che l’uomo ha dentro se stesso e che molto raramente cerca di utilizzare.
Centra l’occupazione dei giovani in questa nostra Italia così spenta e così manipolatrice ?
Centra la convinzione che l’unico obiettivo della vita sia un posto di lavoro, qualsiasi esso sia anche in tempi di Brexit , purchè produca uno stipendio a tempo indeterminato che adesso sta sparendo?
Abbiamo le eccellenze artistiche, tante, tante.
Abbiamo qualche industria che non si sa fino a quando ancora sopravviverà.
Forse è meglio che si cominci a pensare che l’arte, così precaria, come livello di certezze …mensili, possa finalmente ritornare ad essere un bellissimo sogno che sempre di più faccia innamorare i giovani.
Buonanotte