Carta dei diritti dell’uomo che lavora
C’era un tempo un gruppo di uomini , piuttosto numeroso, ma primitivo, che abitava presso i campi Flegrei,
e si chiamavano uomini di Neanderthal.
Tanti secoli fa furono loro, un po’ preoccupati, che decisero di scrivere – la carta dei diritti dell’uomo che lavora – ( attenzione che non si riferivano ai sindacati ).
Questo documento serviva per stabilire cosa dovevano sapere gli uomini che lavoravano sodo e che facevano arricchire i padroni. ………………………………………………………………. –niente –!
Cosi’ un giorno il dio Vulcano, probabilmente il Vesuvio, erutto’ e ne distrusse la maggior parte.
Perche’ ? Davano fastidio ai padroni della zona industriale di Napoli, magari erano gli stessi padroni dell’Ilva
Il dio Vulcano aveva buoni amici, tanto fu che i pompieri non si permisero mai di intervenire durante un’eruzione.
E quella carta dei diritti ? Nei secoli successivi cambio’ funzione e divenne – la carta dei doveri dell’uomo che lavora-
E allora arriviamo ad oggi dove un uomo che lavora onestamente e con sudore per aprire un conto corrente deve :
firmare la richiesta
dare i suoi dati
firmare un contratto di consulenza
firmare il profilo di rischio
firmare la dichiarazione di non residenza in america !!!
firmare un questionario dove dichiara da dove vengono i soldi e cosa ne vuol fare, e se è attivo in politica
e se si fa i cazzi suoi
poi deve firmare la certificazione del suo numero di cellulare
poi qualcuno dichiara che lo conosce
in fine si deve verificare se durante tutte queste operazioni era calmo, o nervoso, si grattava la testa, guardava da un’altra parte oppure si mangiava le unghie.
E’ finita ? ….e’ finita perché ho riempito il foglio e non ne ho un altro, altrimenti ce ne sarebbe ancora da scrivere…………..a voglia.
Adesso puoi avere un conto corrente tutto per te ; ….e mia moglie ?…Per carita’, lascia stare , altrimenti le chiederanno anche le misure sartoriali : 60-80 -60 .
Spesso c’e’ un impiegato della banca che gliele prende personalmente