Il dialetto è lapidario ?
Mi spiego meglio, magari un po’ nella lingua ( dialetto ) delle Marche, terra di confine.
Parli con degli amici di argomenti vari.
Per esempio raccconti quando tu lavoravi in Romagna dove parlano una lingua simpatica , scivolosa, attraente, spesso ………continuativa ecct
Loro ( i romagnoli ) sono molto accoglienti .
A te è successo che eri spesso invitato a pranzo o ad un convivio dove si discuteva della ricchezza storica dei monumenti, della storia delle maggiori città, della Tomba di Dante, sita nella città di Ravenna, molti dei tuoi amici che ti stanno ascoltando annuiscono con un sorriso in bocca, qualcuno sotto, sotto mormora “ pure Dante glie dava , per moricce a Ravenna non se fermava mai !!!??? ( traduzione : anche Dante era solerte nelle relazioni sociali !!! Per spremersi fino alla morte si capisce che gli piaceva ! Ma che ? non lo immaginate ? E Beatrice non si è mai accorta di niente )
Già quell’osservazione in dialetto faceva scadere la conversazione del 45 %.
Ma poi quando apparivano le prime risatine ironiche e completamente estranee all’argomento trattato si vedeva un certo nervosismo ed erano ormai le ore 21 DEL SABATO SERA.
Tu ricominciavi con le bellezze della riviera romagnola e accennavi a qualche vicenda relazionale.
In quel momento cominciavano a ribollire tutta una serie di frustrazioni esistenziali , nei tuoi amici.
L’ansia di ritornare nella propria cultura preistorica era evidente, la permanenza ultra cinquantennale nella stessa terra di origine, creava un senso morboso ( leggi : invidia ) in ognuno.
L’impulso animistico e retroattivo in molti dei tuoi amici li spingeva a dire :
la prossima settimana ce iemo (andiamo ) insieme a vedè (visitare) si posti, me faccio presta da cognatemo ( mio cognato ) la macchina con sei posti.
Adesso, però iemo ( andiamo ) a cena, che lo ristorante magari non ci avrà più un posto per noi.
Sbrighemoce. ( affrettiamoci )
Fine