Caro Gabriele,non so cosa ti ispiri a scrivere queste storie deliziose,forse  dei ricordi o la fantasia??

Traspare quella punta di malinconia nel descrivere spaccati di vita di ieri e di oggi, condita con una dose di pungente ed esilarante  ironia che descrive la tristezza e la piccolezza dell’uomo e della societa’ odierna. Le digressioni storiche (Troia) e commerciali (f 24 ), pur non essendo alla portata di tutti ( ti confesso, la seconda l’ho dovuta rileggere un paio di volte anche io), sono eccellenti pur nella loro minore immediatezza ed accessibilita’ ad un pubblico “comune”, cioè, temo che “eccellenti” non sia l’aggettivo giusto, penso che facciano imparare qualcosa. L’obiettivo di cui mi hai parlato è di certo raggiunto!!! Dopo una iniziale perplessita’( ma dove deve andare a parare???)la lettura diventa scorrevole e semplice, è come se si aprisse una porta ad una immediatezza inizialmente insperata e poi, a tratti, delle sonore risate per battute che spuntano improvvisamente in un ambito che sembrava serio ed a volte anche un po’ ermetico. Caro amico, non so cosa ci farai, ma di certo, ci si potrebbero fare tante cose!!! Immagino, persino, un palco di teatro. Non so cosa pensi di queste mie impressioni, magari ti danno la prova di quanto mi sopravvaluti, però penso di averti descritto ciò che mi hai detto di descrivere, le impressioni di una lettrice qualunque, senza competenze di sorta nè poi così grande cultura. Sai come sono e spero di averti dato comunque, nei miei limiti, una risposta adeguata. Buona serata, Gabri!!!… e buon lavoro!! non smettere!!!