Quando conobbi la famiglia di Eugene IONESCO, il poeta dell’irreale.
Fu un giorno fortunato per me, conobbi lui, sua moglie, un po’ scettica e sua figlia, carina intelligente ecctttt
La prima volta che abbiamo parlato fu quando telefonai alla figlia per invitarla ad una festa, mi presentai le dissi il mio cognome e anche lei mi rispose….IO NESCO…, stupore….neanche ci eravamo incontrati e già mi diceva che non sarebbe uscita con me ?? boh.
Qualche giorno dopo incontrai il mio amico che me ne aveva parlato, anche a lui disse che sembrava strano e mi disse di riprovare. Il giorno dopo richiamai al telefono e mi rispose, sua madre e anche lei mi disse …io nesco…,
accidenti, anche lei!! Ero così antipatico al telefono ?
Presi forza e le chiesi di parlare con sua figlia,che venne al telefono e disse – arianna-, ma io pensai che fosse la donna delle pulizie, non ricordavo il nome della figlia, e allora di rimando chiesi : Arianna chi ?, ……rispose IO NESCO…..porca miseria si era incazzata un’altra volta, la mia voce non la gradivano proprio, chiusi il telefono un po’ amareggiato. Provai altre volte , ma sempre lo stesso, non voleva uscire con me; quando incontrai l’amico che me ne aveva parlato, lui mi guardò poi disse che Arianna e la madre ricevevano delle telefonate da un cretino che a sentire il loro cognome riattaccava.! Mah, vacci a capire.