Dice che io quando scrivo…insomma faccio errori, non si capisce, devo scrivere in italiano.
Faccio un esempio: in italiano si scrive” precipitevolissimevolmente”
Io magari scrivo..spicciati, daje, ho fuga, …e non me fa spetta’.
Insomma si capisce lo stesso , no ?
Poi magari qualcuno mi racconta che un suo amico soffre di un disturbo cardiovascocircolatorio….…buonanotte!!!!
Io penso subito che Vasco Rossi abbia avuto un incidente con la macchina con quel mio amico e che , il mio amico ,abbia sofferto di una pena di cuore perché è un suo ammiratore. Mah !
Il giorno dopo ho letto su di una rivista che in Italia il 60% della popolazione adulta non ha studiato oltre la scuola media inferiore , che una buona parte non sappia scrivere il proprio curriculum vita e che la maggior parte non si intenda di politica tant’è che oramai tutti si domandano” ma non c’era proprio niente DI MEIO per fare il governo.
Insomma va bene scrivere in italiano, ma quando si fanno libri o articoli a diffusione nazionale ricordiamoci pure che anche da Piacenza in giù l’Italia, proprio come dice la Geografia, l’Italia scende…….in tutti sensi.
Spero che adesso dopo aver letto questa mia riflessione comincerete a leggere gli articoli di Sgarbi, autori come Kafka, Freud, Melville e anche Trilussa e Gioacchino Belli.
Mi raccomando , oramai non facciamo parte dell’Europa e quando il vostro amico più caro chiude la sua bottega di artigiano per difficoltà finanziarie si dice “Fallimento” e non “Default”.