Il processo

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il processo

libro, scritto postumo, di Franz Kafka

 

PERSONAGGIO PRINCIPALE “JOSEP K.”

IMPIEGATO DI BANCA.

CALMA…………………………………. quanti di voi penseranno che la trama riguarda i–default -?

Cioè Josep k. era in fondo un ..fallito.. riusciva ad aprire solo 10 conti correnti al mese,    una miseria!!

Allora un giorno due agenti di polizia lo vengono a prendere a casa, lui ancora dormiva  e la sera prima aveva fatto tardi………………….non c’era ancora la televisione.

Immaginatevi il povero Josep k. vestito alla meno peggio che attraversa la città di Praga e , insieme agli agenti viene portato in un edificio molto  grande, la volta era rotonda e i sedili di legno, tipo il trono di spade.

Sotto il seggio dei giudici c’era la cappannetta del suggeritore, era iniziato il rito abbreviato.

Gli veniva chiesto dai giudici cosa pensava di- Tangentopoli-

Il suggeritore si attiva e dice piano, piano…………………………………..solo in italia succedono certe cose .

Josep k. guarda i giudici e risponde dicendo ……è vero!!.

I giudici si guardano con assise…………..e poi prendono il libro delle risposte e scrivono:

l’ imputato ha ammesso la verità.

In quel mentre dal pubblico composto di soli uomini, si levano sospiri di sollievo.

E’ colpevole !

Qualcuno dice…è stato lui che ha fatto proposte sconce alla Moldava.

Josep k. non era sposato, aveva avuto una breve relazione con una donna da FERMO

Capirete solo andarla a trovare il sabato 3.000 chilometri andata e ritorno; il pubblico della sala del tribunale non voleva sentire ragioni e cominciano ad urlare dicendo: dacci il suo indirizzo tanto tu sarai condannato a morte.

A sentire queste parole i giudici si incazzano e cercano di impaurire gli astanti dicendo loro che rispettassero la privacy altrimenti avrebbe fatto sgomberare l’aula………………..capirete voi che ne sarebbe rimasto, un mucchio di sporcizie e qualcuno doveva pulirle.

Intanto il suggeritore stava telefonando con sua moglie che gli stava dettando l’elenco della spesa.

due etti di fettine,

un etto di formaggio ceco

un chilo di pane slovacco

una boccetta di acido ialuronico

e due tappi per gli orecchi, così, l’imputato, non si sarebbe impaurito a sentire gli scoppi dei fucili con cui lo avrebbero giustiziato.

Intanto i giudici si ritirano in camera di consiglio e cominciano a confrontarsi tra loro, chi voleva che la tav passasse sotto casa loro, chi voleva che i russi andassero a “ ffanculo, chi si alzava incazzato dalla propria sedia e guardando fuori dalla finestra diceva ai suoi colleghi:

venite a vedere…qui sotto sta passando l’ambasciatore italiano con la borsa della spesa, gli occhiali scuri e il cappello incassato davanti a gli occhi e pensava:

tanto non mi riconosceranno , sono tutti ……………cechi

…continua….

 

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